Sacchi neri.

Viviamo in un contesto che tende a valorizzare le cose perfette, “lisce”, senza rotture e qualità stridenti.

Le crepe, gli odori acri, i sapori acidi e anche le emozioni spiacevoli non sono affascinanti.

E allora sostituiamo gli oggetti crepati, trattiamo tuto affinché profumi “di buono”, correggiamo il sapore naturale dei cibi con lo zucchero. E con le emozioni spiacevoli?! Usiamo dei meccanismi, più o meno consapevoli, per non entrare in contatto con esse.

Possiamo sostituire, coprire, diluire, abbandonare, ma ciò che c’è non smette di esistere. Le emozioni spiacevoli sono utili alla nostra vita e alla nostra sopravvivenza psicologica.
Riconosciamole, ascoltiamole e agiamo al meglio per noi. Solo in questo modo non ci troveremo con sacchi pieni di cose inutilizzate ed emozioni represse.

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